- Carina, cavolo.
- Chi? Quella lì?
- Certo, lei. Veramente, belloccia.
- Mah.
- Mah, che?
- Sì, sì ...
- Sì, sì, che? Vorresti dire che non è toppissima?
- Fianchi un po' larghi.
- Fianchi un po' larghi? Ma che dici
- Giovanni? Ma l'hai vista bene? Lascia stare che potrebbe essere mia nipote. Apprezza un complimento oggettivo: lei è un esempio di canone di sicura bellezza. E che poi ....
- Giovanni? Ma l'hai vista bene? Lascia stare che potrebbe essere mia nipote. Apprezza un complimento oggettivo: lei è un esempio di canone di sicura bellezza. E che poi ....
- Canone di sicura bellezza, boh.
- Sì, caro. Lei è un canone di sicura bellezza. Un po' come "La Venere di Milo", lo era per l'Antica Grecia.
- Senti, Milo. Non ti ho detto che non è bella. E' farla passare, come hai detto ....?
- Canone di sicura bellezza.
- Ecco, sì, sì, canone ..... Mi sa che ce ne vuole. E ora che fai? Telefoni?
- Toh, guarda. Wikipedia. È lei: La Venere di Milo.
- Ah, è lei?
- Sì, è lei.
- Lei è il canone?
- Sì, lei è il canone.
- Senti, Enzo. Non te la prendere, ma tu di donne non ne capisci una sega. E ora ti lascio perché ho un appuntamento.
- Vai da quella.
- Sì, Carla.
- È da quel cesso, che vai.
- Ehhhhh, te ne sei preso a male. E tutto perché t'ho offeso la tua Milo, che poi oltretutto è anche una statua, e per giunta senza braccia.
- Vai, vai, Giovanni.
- Vado, Enzo.
- Ciao, Giovanni. Salutami il tuo cesso.
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In cento anni cambiò tutto. E ciò avvenne in Grecia tra il terzo e il primo secolo avanti cristo.
Porto due opere a confronto:
- Polimede di Argo - I fratelli Cleobi e Bitone - 615-590 a.C. - Museo archeologico di Atene
Parassitele - Ermete con Dionisio fanciullo - 340 a.C. - Museo archeologico di Olimpia.
E ora si parte:
Nel sesto secolo avanti Cristo chi realizzava arte veniva considerato alla stregua di una lavoratore comune, tanto da passare inosservato o quanto meno irrilevante rispetto all'opera eseguita. La classica marchetta, tanto per banalizzare ;).
Dopo duecento anni, invece, il marchio di fabbrica comincia a essere rilevante: le biografie degli artisti scritte in quell'epoca ne sono evidente riprova.
Ma è sempre l'abito che fa il monaco.
- Polimede di Argo - il fratelli Cleobi e Bitone - 615-590 a.C. Museo archeologico di Atene
Le sculture a partire del sesto secolo a. C. raffigurano gli stessi personaggi di un paio di secoli dopo, ma mentre le prime ne danno parvenza e sono poco inclini a raffigurare i particolari, quelle del periodo preso a confronto, ne scavano il profondo alla ricerca del dettaglio, fino a enfatizzarlo al punto di renderlo sinonimo di perfezione.
Mai troveremo in queste, nasi torti o ipertrofici particolari anatomici.
È tale la perfezione che le sembianze umane vengono usate dagli scultori del quarto secolo a.C. per immortalare in marmo le divinità mitologiche in cui tutti i greci credevano. Fino a rendere quei canoni una cartina di tornasole per valutare l'oggettiva bellezza del tempo.
Parassitele - Ermete con Dionisio fanciullo - 340 a.C. Museo archeologico di Olimpia.
Armonia e perfezione sono elementi imprenscindibili per far arte in Grecia, fino a quando a calcare la scena arriverà' Alessandro Magno.
Da allora sara' il binomio artistico costituito dalla forza e dalla potenza a soppiantare il culto della bellezza fine a se stessa.
Dimostrazione ne è l'opera di seguito riportata che ben rispetta ciò che si voleva nell'epoca ellenica rappresentare.
In duecento anni tutto cambio'.
E l'arte, anche a millenni di distanza, ne sta ricevendo ancora i benefici.
Non solo l'arte romana ma quella rinascimentale, post-rinascimentale e le epoche subito dopo.
E ancora oggi tanti artisti intraprendono nuove strade ispirandosi al glorioso passato.
Ricordo a tutti con piacere che nel Trecento, propri o nella mia Firenze, allora antico centro mercantile, gli artisti ritenevano che toccava a loro ricostruire arte, scienza e cultura andate distrutte con l'avvento dei barbari.
Alessandro, Atenodoro e Polidoro di Rodi - Laconte con i figli - 175-150 a.C. Museo Pio-Clementini dei Musei Vaticani
Insomma, un passato che poteva essere rivissuto aprendo una nuova era.
Ma questa è un altra storia ;) .
Ma questa è un altra storia ;) .
E andando per musei: al Museo Archeologico di Atene, sontuoso e suggestivo; al Louvre a Parigi, bello e romantico con la sua Venere di Milo; e non per ultimi negli enigmatici musei vaticani, gli intrecci col passato si sciolgono conducendo il nostro pensiero a Parassitele: alla sua concretezza, alla sua capacità di definire il bello così come non è mai stato.
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complimenti davvero...tanti.
RispondiEliminaBacioni a te, tanti ;)
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