venerdì 13 dicembre 2013

Arte: istruzioni per l'uso


Ma poi c'è l'arte. Un giorno chiarirò bene cosa intendo io per arte. Questa sontuosa parola che per alcuni attrae e altri allontana. 

Per ora me la sbrigo chiarendo che per me non è altro che uno strumento per migliorarti la vita. 


Che dire: faccio la doccia? Se si ha furia si può farla anche in fretta: te la sbrighi facile. Ma se hai un cesto di capelli tipo il mio, ad esempio, be' non è un "mordi e fuggi": hai da smenartela parecchio, se non hai un phon. 


E se torni tardi dal lavoro e hai una fame atavica, se hai tutto, dico tutto, compreso il pane, in freezer, che fai: aspetti? No, bello! Se hai un microonde, sbrini e, poco dopo, diamine, mangi. 


Ecco, io con l'arte ho lo stesso primitivo impatto che ho col phon e il microonde.

A me l'arte serve per togliermi l'umidità di dosso e sfamarmi l'animo.

Torno a casa con quelli che mi girano a palla? Be', la prima cosa che faccio, con tutto ancora addosso, è agganciare un po' di libri d'arte della mia libreria: i primi, i preferiti, sono quelli dei musei che ho visitato: gli sfoglio manco fossero riviste trovate dal barbiere o dal dentista alla ricerca della folgorazione, della rappresentazione artistica capace di sbrinarteli. 


E avuta, perché sai che l'avrai, cominci a riprendere a fare le cose normalmente: ti togli giacca e cravatta; poi le scarpe, sostituite al volo dalle  ciabatte: tutto mentre fissi l'immagine trovata. E mentre ti spogli e rivesti, ti plachi. 

Succede, ve lo assicuro: ti plachi. E prendi a fare faccende domestiche sempre con a portata di mano quell'immagine. Questo fino a quando l'umidità nel tuo animo sparira' e comincerai a cibarti di ciò che ti è mancato rendendoti umanamente presentabile. 

Provare per credere ;) .



Racconti d'arte - Gomitolo
(Dipinti di Rosso Fiorentino)

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