sabato 5 aprile 2014

Running on Empty - Jackson Browne

Un gran bel mezzo per trasmettere emozioni: ecco cosa secondo me è la musica, e quando ci riesce particolarmente bene, quell'attimo vissuto con lei, diventa unico e indimenticabile. 

Ci sono dei brani che se anche ascoltati un bel po' dopo la fantastica prima volta, hanno il potere di farti rigustare analoghe sensazioni. Di quel particolare periodo ti potresti ricordare di tutto: come le cose ti giravano,  la tua ragazza e/o gli amici del momento, se era estate o inverno, addirittura i libri che leggevi. Potrei procedere ma penso di avere gia' dato l'idea.

Puo' un trentatregiri cambiarti addirittura la vita? Io penso di si! Puo' un frequentatore di discoteche full time abbandonare di punto in bianco una vita dedicata alla musica disco, decidere di trovarsi una ragazza fissa mollando le compagnie, che ai miei tempi erano una vera palla al piede,  e passare con lei due mesi al mare in un posto sperduto in una capanna di pescatori, dove non arrivava nemmeno la luce elettrica,  e tornare alla vita di tutti giorni musicalmente disintossicato? Certo! Basta avere, oltre alle suddette condizioni, anche della buona musica, e  io l'avevo,  per Diana! Running on Empty di Jackson Browne.

Il viaggio con la mia vecchia A112 bianca, al ritmo della canzone che aveva dato il titolo all'album, me lo ricordo ancora. Soprattutto l'ultimo pezzo di strada sterrato di 8 KM lungo il canale prima di arrivare a quel villaggio di pescatori, durante il quale la mia auto vibrava al ritmo di quel ritornello fantastico, cantato a squarciagola da me e la mia ragazza:
Running on - running on empty
Running on - runnng blind
Running on - running into the sun
But I,m running behind 

Non so se siete d'accordo con me nel definire straordinario riuscire a a impossessarsi di una emozione fino al punto di essere in grado voi stessi di poterla rigenerare a vostro piacimento, come e quando volete.

A me è capitato quando sono riuscito a impossessarmi di una tecnica chitarristica, chiamata Finger picking, dove il pollice, che tra le cinque dita chiamate a partecipare in una esecuzione con la chitarra di solito ha ruoli marginali,  in questa partita  ne e' il protagonista,   il principe, e ne detta il ritmo.

Forse qualcuno ha gia' capito dove voglio andare a parare! Si tratta di come deve essere suonata The Road, una canzone che nel suo genere non teme oggettivamente confronti con nessuna altra: in questo album dal vivo l'esecuzione di Jackson Browne e' splendida, come del resto lo è stato, successivamente, anche l'adattamento italiano di Ron nella canzone Una citta' per cantare.
Era l'inno del momento, di cio' che mi stava succedendo e che Jackson Browne sembrava volesse con quella canzone dirmi, con le giuste proporzioni, "Ei caro, quello che e' successo a me sta capitando anche a te!"
And when you stop to let 'em know
You've got it down
It's just another town along the road
Delle note e un testo che dovevano assolutamente essere mie per rigenerare la e fantastiche emozioni che ho vissuto per la prima volta ascoltandola,  che stavo rivivendo in quella fantastica estate,  e che ancora oggi, dopo la bellezza di 26 anni, rivivo quando provo a riarpeggiarla. Un pezzo, dico, un solo pezzo, trasformo'  un discotecaro  in uno che sa suonare The Road.

E poi che dire dei primi amori giovanili: un tramonto diventa il tramonto, un bacio diventa il bacio, un momento magico divenga il momento magico. Per me la canzone, e sottolineo la canzone, piu' sentimentale che sia mai stata scritta e' senz'altro The load out.
Si qualcuno potra' dire che ce ne sono molte altre, e' vero! Ma in quel momento quel pezzo per noi era la la canzone piu' romantica che sia mai esistita, quella che riusciva con la sua melodia a farti sentire per forza innamorato di qualcuno. Non voglio togliere nulla alla mia ragazza con cui stavo insieme e che avevo convinto a seguirmi in quel posto lontano: era bellissima ve lo assicuro, ma quando la sera ascoltavamo The load out per me lei era la piu' bella ragazza che avessi mai visto.

La  magia di un album che a buon diritto lo fa entrare nei trentatre che vorrei portarmi ovunque, la si apprezza anche nelle piccole cose, come quella di inserire alla fine del disco  un brano emblematico come Stay,  con delle parole che sono delle pietre miliari almeno per i miei coetanei:
Peolple stay just a little bit a longer
We want to play - just a little bit a longer
Now the promter dont'mind
And the union don't mind
If we take a little time
And we leave it all behind and sing
One more song ...

Ogni qual volta ascolto quell'ultimo dei 10 brani di quel fantastico LP, arrivo addirittura a pensare quanto e' bello vivere con tante emozioni, belle quanto quelle vissute in quella fantastica estate.


Dal blog Trentatre
Running on Empty -  Jackson Browne
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