Sto ascoltando per l'ennesima volta Show di Beth Gibson.
L'ho lasciato con tanti vecchietti come lui: tutti silenziosi e intenti a guardarsi, in attesa del loro turno.
Non sono preoccupato: gli faranno un intervento all'occhio destro e tornerà a guardare meglio di prima.
Prima di mettermi a sedere dove sono ora, ho percorso un lungo corridoio, un maledetto corridoio d'ospedale. Come tanti logorato dal passaggio di malati e di chi gli fa visita.
Quanti corridoi ho percorso nell'ultimo mese, con lo sguardo basso rivolto verso queste logore mattonelle, senza essere in grado nemmeno di notarle, alla ricerca di pace e speranza.
Ripercorrendolo oggi ho capito veramente che mia madre è morta.
Vedendolo così sporco e incoerente, ho concretizzato ciò che la disperazione aveva nascosto e che la pietà rende ora visibile.
Ora di là c'è mio padre.
Fra poco attraverserà claudicante quel corridoio e io lo abbraccerò, e poi ce ne ritorneremo a casa.
Di la un mese fa c'era mia madre, che dannatamente mi manca, e che da nessuno sporco corridoio tornerà.
Di la un mese fa c'era mia madre, che dannatamente mi manca, e che da nessuno sporco corridoio tornerà.
Dai babbo, fai presto, torniamo a casa.
Racconti - Gomitolo
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