Giovedì 19 luglio, nella mia
via, si è svolta una festa. Essa era nel complesso molto carina: i tavoli per
mangiare, le belle cameriere e il gelataio. Ma in questa festicciola, l’unica
cosa brutta era la musica che il Dj passava sul suo giradischi. La Macarena,
pezzi anni 40 e quella spazzatura della musica tunz tunz odierna.
Quel Fottuto Dj voleva
proprio rovinarmi la serata con le sue “perle” di musica. Non potevo stare ben
tre ore ad ascoltare quelle orribili mer… (dato che questo sito è letto da
parecchie persone, la mia famiglia non approva questo linguaggio barbaro).
Ironia
della sorte: mi trovo davanti il Cd della mia vita, quello che mi ha fatto
sballare più di ogni altro. Sto parlando di The Number Of The Beast dei fantastici Iron Maiden! Il CD è un mix di rock e metal che se lo ascolti per
la prima volta pensi che sia meglio del canto delle sirene che Ulisse ascoltò
nell‘Odissea.
Il
CD parte subito con Invaders. Il
testo parla di invasori che vogliono attaccare la terra. Il pezzo è molto rock
ed è perfetto come inizio album.
La
prima traccia però, serve a preparare l’ascoltatore alla canzone seguente,
ovvero Children Of The Damned. Un
lento che ti fa venire voglia di piangere da quanto è bello. Il testo parla di
un bambino condannato ad una profezia (non ho capito molto bene quale profezia,
ma non è questo il punto :D ).
La traccia seguente è The Prisonier, che come la traccia
dopo (22 Acacia Avenue) non fa
sognare l’ascoltatore come le prime.
Ma
poi arriva il punto migliore dell’album, e qui vi devo raccontare una storia:
allora… immaginatevi di essere
davanti ad un essere onnipotente che vi sta per uccidere. Avete paura.
Sgomento.Terrore. Improvvisamente vedete una luce arrivare. La lava dei vulcani vicini
vi impedisce di scorgere per bene la figura .Ma poi vi accorgete che è un uomo.
Lo sconosciuto inizia a cantare un ritornello spettacolare che riesce a scacciare via il mostro.
Proprio così, lo scaccia. Allora il vostro salvatore vi racconta la storia
della creatura ch vi voleva mangiare. Qui fate partire la traccia e… BOOOM! Nel
giro di pochi secondi sentite l’adrenalina salirvi su per la schiena e, durante
il ritornello, la sprigionate! Ed ecco il mitico Bruce Dickinson che urla: “666 THE NUMBER OF THE BEAST!” e lì non
c’è DJ che tenga, non c’è Macarena, non c’è Beatles e nemmeno tunz tunz, ma c’è
Bruce che vi carica con The Number of
The Beast!
La traccia successiva è una
delle più belle canzoni che la band abbia mai scritto. Parte con un tempo di
batteria molto singolare. Poi arriva un riff di chitarra che spacca di brutto.
E poi c’è il ritornello. Ahhhh il ritornello: un mix di gioia, adrenalina e
piacere allo stato P-U-R-O!! La canzone si chiama Run To The Hills, ed è una bomba!!
Le tracce dopo non sono un
granché: Gangland è un tentativo mal
riuscito di un pezzo rock anni 70 e Total
Eclipse…. Non so a cosa paragonarlo dalla tanta schifezza.
Ma
poi c’è il Rush finale: Hallowed By The
Name. La canzone parte con un arpeggio di chitarra stupendamente
fantasmagorico. E poi non vi rovino la sorpresa, sennò durante l’ascolto
saprete già tutto ;)
Siamo giunti al capolinea del CD. Ricordate che non c’è nessun FOTTUTISSIMO (cazzo l’ho detto…) DJ che tenga alla magia del metal e degli Iron Maiden. Nessuna Tunzata che regga la magia del rock n’roll! C’è solo un cazzo di genere musicale che vi riempirà l’anima di felicità fino alla morte…